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Premessa (Counseling, Visione, Intenti, Contesto)

Counseling

Il termine counseling (o anche counselling secondo l’inglese britannico) indica un’attività professionale che tende ad orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità del cliente, promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta.

Il rapporto di counseling si struttura come relazione di aiuto non direttiva, fondata su un ascolto attivo ed empatico che, in un clima di attenzione e di rispetto, pone al centro il “cliente”con i suoi bisogni, valorizzandone le potenzialità di cambiamento, le capacità di individuare autonomamente risposte che modifichino la propria situazione esistenziale, che amplino la propria visione del mondo e di conseguenza le proprie capacità di scelta.

Nello specifico il counselor Transpersonale ha il compito di guidare il cliente attraverso i delicati passaggi dell’evoluzione della coscienza che lascia gradualmente le problematiche personali per avventurarsi nei territori archetipici dove risiedono le dimensioni del significato esistenziale, dell’esperienza spirituale, delle qualità più genuinamente umane, dell’ipersensibilità e degli stati non ordinari di coscienza.

Il Movimento Transpersonale

Da alcuni decenni si sta sviluppando in vari campi del sapere, in particolare nella psicologia e nella pedagogia, nella medicina e nell’etno-psichiatria, nell’antropologia e nell’arte, un nuovo movimento di pensiero. Tale movimento, sostenuto dalle acquisizioni della fisica moderna, della ricerca sugli stati di coscienza e delle antiche tradizioni spirituali fondate sulla meditazione, si occupa non solo dei problemi dell’individuo, ma soprattutto delle sue potenzialità e qualità più elevate.

Si tratta del Movimento Transpersonale fondato sui presupposti della nuova scienza e delle antiche tradizioni e su quella che Bohm definisce “una comprensione di nuovo ordine”, prodotta dalla padronanza dell’esperienza interiore, frutto di insight.

Nella sua ricerca, il Movimento Transpersonale integra l’esperienza del pensiero scientifico occidentale con quella delle tradizioni mistiche basate sulla meditazione, e con quella delle pratiche sciamaniche basate sull’estasi e sul contatto diretto con le forze della natura.

Visione Integrale

Anticamente, l’anelito primordiale dell’essere umano a comprendere la natura e ad armonizzarsi con essa diede vita alle prime “religioni della natura”, per le quali esiste una “unità fondamentale del creato”.

Si tratta di una visione del mondo integrale, “originaria”, di ordine estatico, secondo la quale il mondo minerale, vegetale, animale ed umano, il mondo sottile dello spirito e della divinità esistono uno dentro l’altro e uno per l’altro.

Integrale deriva dal latino integrum, termine composto da in che sta per non e tang-ere che sta per toccare: non tocco, cui nulla è stato tolto, cui nulla manca, intero, puro, schietto, incorrotto.

Con lo sviluppo scientifico, l’umanità ha fatto progressi nemmeno lontanamente immaginabili nell’era pre-scientifica, ma per questo ha scelto di rinunciare alla sua integrità, si è dovuta corrompere, ha dovuto togliere, farsi impura.

L’enfasi è stata portata dalla conoscenza di sé alla conoscenza di strumenti, dall’imparare a conoscere al conoscere l’altro da sè, dall’insegnare a conoscersi al trasmettere la conoscenza senza insegnare come fare a raggiungerla.

Il Movimento Transpersonale riporta a suoi valori originari, persi lungo la strada della fretta e dell’urgenza, della smania e dell’ignoranza, dell’avidità e della presunzione. La Visione Integrale fa suo il monito Cristico Medicae cura te ipse, quello Socratico γνοσισεατόν, conosci te stesso; in essa risuona l’insegnamento dei sette sapienti (Antica Grecia 620 a.C. ed il 550 a.C.), risalente alla tradizione religiosa di Delfi : “Nulla di troppo, Ottima è la misura, Non desiderare l’impossibile, conosci chi sei e non presumere di essere di più, non offendere la divinità pretendendo di essere come il dio.”

Ai nostri giorni, la Visione Integrale può venire considerata la depositaria dell’antica “tradizione originaria” dal momento che non si identifica con un pensiero scientifico e con una epistemologia, che si concentrano solo sulla materia, perdendo per strada la conoscenza di Sé e di conseguenza il ”contatto con il divino”.

Al contrario la Visione Integrale opera per l’affermazione di una nuova scienza e di una nuova epistemologia fondate sulla padronanza dell’esperienza interiore, sulla partecipazione e sulla condivisione; Inoltre non trascuri le qualità più elevate e genuinamente umane quali: l’amore, la compassione, la consapevolezza, la responsabilità, la fiducia, l’accettazione.

Va precisato che avere un approccio integrale non significa fare di tutto un po’ come molti ritengono, e nemmeno praticare un insieme di tecniche integrate, bensì avere uno sguardo unitario. Uno sguardo che si esprime attraverso un Modo di fare, in grado di riconoscere ed insegnare a realizzare il potenziale creativo, la spinta evolutiva che ogni evento, crisi, sintomo, problema o sofferenza contengono in sé.

Biotransenergetica (BTE)

La Biotransenergetica è un atto poetico, suo intento è insegnare a riconoscere la sacralità dello slancio creativo del vivente in ogni sua manifestazione e conformarsi alle sue leggi.

La Biotransenergetica è una disciplina psico-spirituale concepita agli inizi degli anni 80 grazie ad un incontro d’amore tra Pier luigi Lattuada, medico psicoterapeuta e Marlene Silveira, psicologa, psicoterapeuta. Da allora, in oltre trentamila ore di lavoro clinico presso il Centro Om di Milano, Pier Luigi Lattuada ha perfezionato il modello teorico e il sistema operativo, creando una metodologia fondata sulla filosofia perenne delle antiche tradizioni spirituali e sostenuti dalle più recenti acquisizioni della nuova scienza, della ricerca sugli stati di coscienza, della visione integrale e della Gnosi Transpersonale.

La Metodologia

La Biotransenergetica propone una metodologia fondata sull’esperienza interiore e l’esplorazione delle dimensioni della coscienza, la partecipazione e la condivisione, con l’intento di realizzare la consapevolezza che si svela nelle dimensioni più autentiche del cuore, oltre i processi di pensiero della mente ordinaria; un modello terapeutico integrale e transpersonale orientato alla realizzazione del sé, in grado di intervenire con efficacia nei processi di trasformazione della coscienza.

Focalizzazione dell’intento

Un percorso di Biotransenergetica è indicato per chiunque voglia compiere un viaggio di conoscenza verso la propria natura più vera, la piena realizzazione di se stesso e delle proprie potenzialità e possegga la disponibilità reale ad un cammino interiore di risveglio spirituale.

Il Counselor Transpersonale e il Counselor Trainer in Biotransenergetica non hanno progetti per i loro clienti o allievi, focalizzano piuttosto con loro la direzione lungo la quale procedere. I primicolloqui saranno pertanto dedicati al chiarimento della domanda del cliente o dell’allievo.

Il contenuto

La fenomenologia degli stati della coscienza è il contenuto sul quale la Biotransenergetica agisce,mediante l’esperienza interiore partecipativa. Con l’espressione esperienza interiore partecipativa si definiscono l’insieme delle esperienze personali come sensazioni, stati d’animo, emozioni, sentimenti, desideri, bisogni, pensieri, ricordi, immagini, intuizioni, e delle esperienze transpersonali come percezioni extra-sensoriali, esperienze spirituali, mistiche, estatiche, visioni archetipiche, sogni mitologici,rivelazioni, insight, aperture del cuore, stati non ordinari di coscienza, esperienze di pre-morte, ecc.

Il processo

Il Counselor Transpersonale Integrale e il Counselor Trainer Integrale in Biotransenergetica acquisiscono competenze per accompagnare il cliente o l’allievo mediante un modello teorico e un corpus di pratiche transpersonali derivate da discipline spirituali come meditazioni, canti, danze, esercizi psicofisici e di respirazione, cerimonie rituali, visualizzazioni, ecc. Questo lungo processo consente un’iniziale esplorazione del proprio mondo interiore costellato da sensazioni, emozioni, percezioni senza apparente significato e conduce verso l’indagine ed il graduale affrancamento dalla propria storia personale, il passaggio attraverso esperienze di radicale trasformazione e l’accesso alla dimensione transpersonale, luogo delle qualità spirituali e della “vera natura”.

Il contesto

Il Contesto Transpersonale sta a significare il quadro all’interno del quale la visione transpersonale legge gli eventi. Una depressione, per la Biotransenergetica sta a significare una separazione dalla dimensione sacra dell’esistenza e l’ansia nei confronti della vita viene vissuta come l’emergenza di un archetipo che chiede di venire riconosciuto ed onorato. Il riconoscimento del contesto transpersonale coincide con il riconoscimento della vera natura dell’individuo, la quale è sempre indipendente dalla personalità, incondizionato dalla storia biografica e ha a che fare con la “discesa dello spirito sul piano della realtà materiale”, oppure con l’emergenza nella “psiche individuale di un archetipo dall’inconscio collettivo.